mercoledì 25 febbraio 2009

Siamo tutti solo uomini ordinari

In questi giorni ho ripreso in mano un vecchio testo di Dogen Zenji, si tratta di Istruzioni a un cuoco zen, una mirabile dimostrazione di come la ricerca spirituale più devota possa felicemente sposarsi con la pratica quotidiana.

Nel libro ho trovato la seguente citazione, tratta dalla prima Costituzione Giapponese, redatta nel VII sec. dal principe Shotoku Taishi, tra i primi fautori della diffuzione del Buddhismo in Giappone.

"Tutti gli uomini hanno una propria mente e la mente di ciascuno vede le cose in modo diverso.
Quando un altro ha ragione io ho torto. quando io ho ragione, gli altri hanno torto.
Io non sono necessariamente saggio e gli altri non sono necessariamente pazzi.
Siamo tutti solo uomini ordinari."

Non so a voi, ma a me questi pensieri umili, provenienti da un potente veramente illuminato, hanno fatto l'effetto di una boccata d'aria fresca rispetto a tutti gli omini di poco valore che ci affliggono quotidianamente con le loro discutibili certezze.

martedì 10 febbraio 2009

Dopo lo scontro torni il dialogo

Il corpo di Eluana Englaro si è spento stanotte, nel rispetto delle sue esplicite volontà, per quanto è stato umanamente possibile accertare. Se ciò sia stato una sospirata liberazione o un omicidio imperdonabile nessuno è in condizione di averne l'oggettiva certezza.

Ciò che è certo invece, è stato lo scempio che, di questa vicenda umana e privatissima, hanno fatto i mass-media e la politica. Il punto più basso di questa violenta appropriazione sono state quelle grida - assassini, aguzzini, torturatori - che le due opposte fazioni si sono a più riprese scambiate in Parlamento e al di fuori della clinica di Udine, urla riprese con maggior forza e convinzione, questo bisogna dirlo, soprattutto da parte dei cattolici più oltranzisti.

E adesso? Ora bisogna innanzitutto prendere atto che anche nella coscienza del nostro paese esistono almeno due concezioni e due sensibilità ben diverse sui temi della fine vita, dell'accanimento terapeutico e del testamento biologico, per non parlare dell'Eutanasia. In questa situazione qualunque soluzione legislativa che non tenga conto di entrambe le posizioni, non può fare altro che generare nuovi scontri e sottolineare le differenze ideologiche e politiche che le animano.

Questa potrebbe essere l'ultima occasione per affrontare questi temi delicatissimi con serenità e senza pregiudizi, in Parlamento come nel Paese. Spero con tutto il cuore che non si arrivi all'ennesimo muro contro muro, con le conseguenze che si sono già viste, ad esempio, sui temi del divorzio e dell'aborto.

martedì 3 febbraio 2009

Per favore, silenzio su Eluana

Mi piacerebbe davvero che da oggi non si parlasse più di Eluana Englaro, della sua famiglia e di questa vicenda tragica e si seguissero gli ultimi atti di questo dramma umano in un rispeottoso silenzio.

Mi piacerebbe che si potesse invece discutere, in piena coscienza e rispetto delle convinzioni altrui, dei problemi che la sua vicenda ha sollevato, ad esempio del problema del testamento biologico, su cui vi riporto a questo commento di Ignazio Marino che condivido pienamente.

Ma so che non succederà, perché in questo triste paese il rispetto e la pacatezza sono ormai perdute, forse per sempre, nel clamore contraddittorio delle fazioni e delle tribù, ognuna aggrappata disperatamente al proprio pulpito.

Forse un giorno la nostra coscienza sociale evolverà e allora sarà un gran bel giorno, ma sinceramente non ci credo quasi più.